Da: MNLF
A: info@mnlf.it
Oggetto:
Relazione Monti
Movimento Nazionale Liberi Farmacisti http:// www.mnlf.it E-mail: info@mnlf.it C.P. 57 - 73010
Lequile (LE) Rif. 4/2004 Ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei
Farmacisti Ai Consiglieri degli Ordini Provinciali Al Presidente della FOFI Dott. Giacomo Leopardi Lecce 26 marzo 2004 Gentile Presidente,
gentile Consiglio dell’Ordine, il 9 febbraio scorso la Commissione Europea ha fatto propria la
comunicazione presentata dal Commissario Europeo per la concorrenza Mario Monti
dal titolo “Rapporto
sulla concorrenza nei servizi professionali”. Nel documento finale della Commissione UE s’invitano tutte le parti
interessate a compiere uno sforzo congiunto per riformare o eliminare le regole
ingiustificate. Le autorità di regolamentazione degli Stati membri e gli
organismi professionali sono invitati a rivedere le regole esistenti prendendo
in considerazione se tali
regole siano necessarie per l’interesse generale, se siano proporzionate e
giustificate. Nel 2005 la Commissione
presenterà una relazione sui progressi compiuti. In una fase successiva, la Commissione non esclude di avviare, se
necessario, procedimenti d’infrazione. Questa organizzazione, studiando il rapporto, ritiene che numerosi
siano gli spunti di riflessione offerti all’intera categoria. Tra i temi affrontati, quelli più direttamente pertinenti alla
professione di farmacista in Italia certamente sono quelli collegati alle restrizioni all’accesso (cap. 4.4). Gli altri punti della relazione inerenti i prezzi fissi, i prezzi raccomandati e le restrizioni
alla pubblicità non hanno ricevuto, per i farmacisti italiani, segnalazioni
particolari semplicemente perché tali problematiche non sono rilevanti in
questo settore (cap.li 4.1- 4.2 – 4.3). Certamente la non menzione di tali restrizioni a carico dell’intero
sistema che regola la professione di
farmacista in Italia, non può essere assunto ad alibi per non affrontare gli
altri problemi sul tappeto. Noi riteniamo che chiunque abbia un minimo d’onestà intellettuale,
aldilà dei legittimi schieramenti, non può non riconoscere che in Italia
esiste per il farmacista un problema
legato a leggi che sono discriminanti sotto il profilo delle opportunità, con
intere generazioni di professionisti a cui sono negate le più elementari norme
d’equità e giustizia. Elementi questi che sono palesemente presenti nella
stessa relazione Monti. La presente non vuol essere occasione per riproporre le proprie
ragioni, ma semplicemente uno “stimolo” a riflettere rivolto all’intera
categoria, così come il documento richiede. Sgombrato il campo dagli inutili “orpelli propagandistici” che vogliono
una diminuzione delle restrizioni legata ad un aumento della spesa sanitaria
nazionale o ad una diminuzione della qualità della prestazione offerta (si veda
ricerca dell’Istituto Studi Avanzati di Vienna), si può ragionare sui dati di
fatto, e questi sono quelli riportati nel rapporto dove si afferma che: “Le restrizioni quantitative in materia di accesso
riducono il numero di prestatori di servizi e pertanto la scelta dei
consumatori. Inoltre in taluni casi le restrizioni quantitative possono creare
monopoli locali “ (cap. 4.4, c 56.). Questi sono i fatti con cui tutti noi dobbiamo confrontarci. La legittimità delle restrizioni qualitative, sostenuta da
sempre dal MNLF e ribadite nella relazione, come strumento atto a garantire la
qualità del servizio, non può sollevare nessuno di noi dalla responsabilità di
dare risposte concrete alle “sollecitazioni” di Mario Monti e non può
autorizzare nessuno a “narcotizzare” il dibattito interno. Del resto, lo stesso Commissario affrontando il tema delle restrizioni
all’accesso, usa come paradigma proprio la situazione dei farmacisti e dei
notai: “…in taluni Stati membri
farmacisti e notai sono persino soggetti a restrizioni d’accesso quantitativi
basate su limiti demografici e geografici” (cap. 4.4 – c. 48). Ora, se anche le massime Istituzioni Europee indicano come “anomale” o
quantomeno in contrasto con gli obiettivi della Conferenza di Lisbona alcune
regole che governano questa professione, noi crediamo sia giunto il momento per
suggerire una riflessione collettiva più approfondita e meno sfuggente rispetto
le tematiche evocate. In particolare sarebbe auspicabile dare risposte ai seguenti quesiti: -
esiste proporzionalità tra le regole vigenti in
Italia e gli obiettivi di un’efficace distribuzione del farmaco? -
esiste un’applicazione strumentale delle norme per
l’acquisizione della titolarità tendente a difendere interessi consolidati? -
c’è un problema d’equità e riconoscimento dei
diritti di parte della categoria? Se la risposta a tutti o a parte dei quesiti sopraesposti è positiva,
il MNLF auspica l’avvio di una seria e profonda discussione proprio a partire
dagli Ordini provinciali. Cordiali
saluti P.
Ufficio Naz. Di Presidenza MNLF Il Pres. - Il documento completo
della relazione Monti può essere scaricato all’indirizzo: http://europa.eu.int/comm/competition/liberal_professions/final_communication_it.pdf
- altri particolari nel
sito www.mnlf.it
A fine di rendervi partecipi dell'iniziativa inviamo copia della lettera
Cordiali saluti
MNLF